Un flusso d'informazione troppo elevato con gli head-up-display?

04 apr 2016 Tecnologia dei veicoli
Accanto ai sistemi di assistenza alla guida, su un numero sempre maggiore di veicoli sono disponibili, come parte dell’interfaccia uomo-macchina, i head-up-display (HUD) - un sistema di visualizzazione in cui alcune informazioni importanti per l’utente vengono proiettate come un’immagine virtuale sul parabrezza nel campo visivo del guidatore. Con il sistema HUD il guidatore non deve più allontanare lo sguardo dalla strada per visualizzare sulla strumentazione la velocità di marcia, le informazioni sul riconoscimento dei segnali stradali o i pedoni o ciclisti riconosciuti dal sistema di visione notturna.
Un miglioramento è il corredo con la tecnica “Augmented Reality”. Controllato da una telecamera con software di riconoscimento dell’immagine e in considerazione del movimento del veicolo, l’HUD è integrato con un ulteriore livello di visualizzazione: in questo modo, per il guidatore è come se le indicazioni diventassero parte dell’ambiente di guida reale e rilevante che si trova dinanzi al veicolo. L’indicatore di svolta del sistema di navigazione non indica quindi semplicemente nell’aria verso destra, bensì contrassegna effettivamente la corsia di marcia. Oppure la regolazione automatica della distanza posiziona una parentesi luminosa arancione sulla corsia di marcia, direttamente dietro il veicolo che precede. E se è attivo il sistema antisbandamento, le linee di demarcazione iniziano a tremolare non appena il veicolo vi si avvicina troppo.
Tuttavia ci sono anche le voci che avvertono del rischio di distrazione dei display. Uno studio dell’Univesità di Toronto mette in guardia affermando che proprio un HUD “Augmented Reality” distrae troppo il guidatore o la guidatrice. Perché per percepire le informazioni visualizzate bisognerebbe concentrarsi su di esse e ciò comporterebbe una minore concentrazione sul traffico. Se arriva un avviso, bisogna registrare sia la situazione del traffico sia la comunicazione e la capacità ricettiva si divide. È quindi dubbio se gli HUD con funzioni “Augmented Reality” vanno valutati positivamente senza remore.