Il numero delle persone gravemente ferite sulle strade dell’UE è cinque volte superiore a quello delle vittime

03 lug 2017 Notizie e campagne
Le strade europee sono ancora tra le più sicure del mondo: nel 2016 nella UE hanno perso la vita in incidenti stradali 50 persone per ogni milione di abitanti, nel resto del mondo le vittime di incidenti stradali sono state 174 per milione di abitanti. Complessivamente nel 2016 nella UE hanno perso la vita in incidenti stradali 25.500 persone – 600 in meno rispetto al 2015 e 6.000 in meno rispetto al 2010. Nel corso degli ultimi sei anni il numero delle vittime di incidenti stradali è diminuito del 19 per cento. Malgrado questa evoluzione sostanzialmente positiva non si deve però dimenticare che ogni anno si registra anche un elevato numero di persone gravemente ferite.
Dal 2015 gli Stati membri comunicano i dati relativi alle persone gravemente ferite sulla base di una nuova definizione concordata secondo standard medici. La UE ha adottato infatti il codice internazionale AIS (AIS =Abbreviated injury Scale), in base al quale le lesioni vengono definite con punteggi che vanno da 0 (minore) a 6 (non curabile). Si parla di lesioni gravi a partire dal valore 3. Sulla base dei dati disponibili della UE si ritiene che sulle strade vengano gravemente ferite 135.000 persone: questo significa che per ogni vittima di incidenti stradali vi sono nella UE 5,2 persone gravemente ferite. Si tratta per lo più di utenti della strada particolarmente vulnerabili come pedoni, ciclisti e motociclisti e, soprattutto, persone anziane.
In questo contesto la UE si è posta l’obiettivo, parallelamente agli sforzi per ridurre il numero delle vittime di incidenti stradali entro il 2020, di attuare altre misure per dimezzare entro il 2030 il numero delle persone gravemente ferite in incidenti stradali. Esiste già un gran numero di strumenti studiati appositamente per far rispettare le norme di circolazione all’interno degli Stati membri e anche al di fuori di essi, per addestrare e sensibilizzare in maniera più adeguata gli utenti della strada e per migliorare le infrastrutture e la sicurezza dei veicoli dal punto di vista dell’età e dell’idoneità alla circolazione. Questi strumenti, secondo le indicazioni dell’UE, dovranno essere applicati in maniera più rigorosa.
Gli Stati membri dovranno anche impegnarsi per sviluppare ulteriori misure atte a garantire l’assistenza medica, la rapida riabilitazione e il reinserimento sociale delle persone coinvolte in incidenti stradali. Inoltre gli Stati membri vengono invitati ad applicare le norme di sicurezza stradale in maniera coerente e a collaborare in tal senso con le autorità competenti, soprattutto attraverso la collaborazione e lo scambio di buone pratiche – in particolare per quanto riguarda eccessi di velocità, guida in stato di ebbrezza o di alterazione dovuta all’assunzione di sostanze stupefacenti, mancato rispetto del semaforo o dei segnali stradali, distrazione al volante dovuta all’uso di dispositivi mobili e mancato utilizzo delle cinture di sicurezza.