Abbassare il rischio per i bambini

26 apr 2019 Infrastrutture
I dati provenienti dalla Germania e da altri stati membri dell‘UE citati nel capitolo “Casistica degli incidenti” di questo rapporto non lasciano dubbi: i bambini rimangono relativamente spesso feriti sulla strada in sella alle loro biciclette; è il caso della Germania, ad esempio, con una percentuale superiore al 30% dei bambini al di sotto dei 15 anni. Al fine di ridurre il rischio di incidenti, in particolare nei centri urbani, l‘espansione della rete ciclabile lontana dal traffico e la manutenzione delle piste ciclabili sono aspetti molto importanti. Lo sviluppo della rete ciclabile, infatti, anche se non ovunque, offre piste ciclabili con il grado di protezione desiderato per l‘utente. Soprattutto nelle aree urbane, in cui raramente è disponibile spazio per una pista ciclabile separata tra gli edifici, i ciclisti devono condividere la strada spesso con un forte flusso di traffico, separati solo da una striscia dipinta a terra che, se datata, risulta anche difficile da individuare.
Laddove sono disponibili corsie per i ciclisti, il problema risiede principalmente nella scarsa demarcazione del marciapiede o delle uscite e di piste ciclabili che terminano improvvisamente. Inoltre, vengono spesso usate in modo improprio dagli automobilisti come aree di parcheggio o di sosta. A livello politico, la creazione di nuove piste ciclabili assicura molti voti. Ma finché si tratta della creazione di chilometri e non di un‘infrastruttura della pista ciclabile in grado di offrire ai ciclisti un valore aggiunto in termini di sicurezza, allora continueranno a essere segnalati costrutti confusi a terra per tutti gli utenti della strada. Soprattutto per bambini inesperti, si vengono a creare anche situazioni pericolose. È richiesta quindi un’urgente inversione di marcia. Inoltre, non ci si dovrebbe limitare alla creazione di piste ciclabili. La manutenzione stradale necessita inoltre di risorse affinché le piste ciclabili siano sempre utilizzabili, in tutte le stagioni.
Oltre a piste ciclabili sicure, è altrettanto importante un‘illuminazione correttamente funzionante sulla bici per ottimizzare la visibilità durante la guida, ma soprattutto per essere visti al meglio in ogni momento. Anche nei mesi con più ore di luce al giorno, i bambini in bicicletta, in particolare, dovrebbero sempre cercare di avere una buona visibilità e garantire una buona visibilità di loro stessi agli altri utenti della strada. L’articolo 17 del codice di circolazione stradale tedesco afferma, tra l‘altro, che al tramonto, al buio o quando le condizioni di visibilità lo richiedono, di utilizzare i dispositivi di illuminazione prescritti. Tali dispositivi di illuminazione non devono essere coperti o sporchi.
L‘articolo 67 del codice tedesco sull‘immissione in circolazione dei veicoli (StVZO) descrive l‘attrezzatura per l’illuminazione richiesta sulle biciclette. Di conseguenza, le biciclette devono essere attrezzate con un generatore (dinamo) per il funzionamento di faretti e fanali di coda. In alternativa, è possibile utilizzare dispositivi a batterie o batterie ricaricabili. I dispositivi di illuminazione prescritti (LTE) si distinguono in LTE attivi e passivi.
  • LTE attivi (faretti e fanali di coda): sono saldamente fissati alla parte anteriore e posteriore e sono idealmente alimentati da una dinamo. Inoltre, se è disponibile una funzione di luce di posizione per il faretto e il fanale di coda, l‘illuminazione attiva sicura è garantita in qualsiasi momento del giorno o della notte. Dal 2017 è consentito trasportare faretti o fanali di coda rimovibili comunque anche se non installati. Naturalmente, ciò richiede una buona gestione del tempo unita a una consapevolezza ben fondata del problema, per essere consapevoli dei rischi derivanti da una mancanza di illuminazione attiva durante la guida al tramonto o anche di notte, oltre al rischio di sanzioni. Al contrario, è ora consentito inoltre la funzione abbagliante e/o di luce di marcia diurna per i faretti; il fanale di coda può invece disporre di una funzione di luce freni.
  • LTE passivi (riflettori e dispositivi catarinfrangenti): in particolare, si tratta di riflettori bianchi davanti e riflettori rossi di categoria Z (“riflettore di grande portata”) nella parte posteriore ed elementi catarifrangenti gialli davanti e dietro al pedale. Inoltre, per l‘identificazione su entrambi i lati sono disponibili strisce bianche retroriflettenti sulle ruote o sui cerchioni o strisce retroriflettenti bianche (manicotti) o catadiottri gialli. Tutti questi dispositivi devono essere completi, fissi e non oscurati in ogni momento, anche di giorno. Pertanto, è necessario garantire che i ciclisti siano in ogni caso quanto prima riconoscibili al buio, almeno nel cono dei fari dei veicoli a motore.
Soprattutto i genitori dovrebbero prestare attenzione alle biciclette dei loro bambini. A differenza delle cosiddette bici giocattolo per bambini, che non è possibile utilizzare su strade pubbliche e piste ciclabili per via dell‘assenza dei dispositivi di sicurezza, e comunque fino all‘età di 8 anni, in commercio sono disponibili bici da strada per i giovanissimi con „attrezzatura completa secondo StVZO“. Ciò include anche un sistema di illuminazione moderno installato in modo permanente, preferibilmente alimentato da dinamo e con funzione di luce di posizione. Inoltre, è necessario prestare attenzione per garantire che cestini o borse non coprano gli elementi di illuminazione della bicicletta. Si raccomanda di ripristinare regolarmente la bicicletta nella sua condizione di massima sicurezza. Se, ad esempio, il freno non funziona, anche i migliori dispositivi di illuminazione e una pista ciclabile in perfette condizioni non saranno di aiuto in caso di emergenza. Le normative tedesche devono essere intese come una raccomandazione per i Paesi in cui non sono previsti requisiti di così vasta portata.