Ciclisti di bici e pedelec morti in Germania

04 apr 2016 Incidenti
I ciclisti rientrano nella categoria di utenti particolarmente esposti a rischio. Nel 2014 in Germania sono morti 396 ciclisti in incidenti stradali. Questo corrisponde al 12% di tutti i 3.377 morti sulle strade. Dei ciclisti uccisi 39 (= 11%) guidavano un pedelec.
Tra i ciclisti vittime sono in forte superiorità numerica gli anziani. Più della metà (= 54%) avevano almeno 65 anni. Ancora più pesante è il bilancio tra i ciclisti di pedelec nella fascia d’età degli ultra 65enni. Nella fascia d’età fino a 44 anni, la statistica non rileva ciclisti di pedelec morti, tuttavia registra 74 ciclisti vittime della strada (= 21% dei 357 morti).

IN PIENA TENDENZA: PEDELEC

Per evitare il collasso del traffico nelle zone urbane, è necessario sviluppare una strategia del trasporto integrato con un mix di tutti i mezzi di trasporto. Nei centri urbani afflitti dal traffico si propongono in sostituzione dell’auto soprattutto le biciclette elettriche, perché nel traffico cittadino (fino a 10 km di distanza) sono in media più veloci dell’auto e inquinano molto meno. In concomitanza, le cifre dei pedelec venduti in Europa da anni aumenta e anche nel mondo la bicicletta elettrica risulta convincente come mezzo di trasporto urbano.
Ma che cos’è esattamente un pedelec? Un pedelec è una bicicletta che aiuta il ciclista durante la pedalata con un motore elettrico, rendendo la guida molto più confortevole. Il termine “Pedelec” è stato coniato dalla fusione di “Pedal Electric Cycle”. Affinché una bicicletta diventi un pedelec sono necessari una batteria, un motore elettrico e un’elettronica di comando.
Un pedelec deve soddisfare tre condizioni: limite di velocità, limite di potenza e motore attivo solo durante la pedalata. Sulla base di questi criteri, che in dettaglio possono differire da Paese in Paese, si determinano varie categorie di pedelec. In Germania sono:
  • Pedelec25: Pedelec che arrivano fino a 25 km/h sono bici secondo il CdS. Il motore può erogare una potenza massima di 250 W e solo in contemporanea alla pedalata. Sono consentite velocità superiori a 25 km/h, tuttavia in tal caso la potenza deve essere prodotta solo e unicamente dal ciclista. Sono consentiti un ausilio di avviamento o spinta che azionano il pedelec fino a 6 km/h senza pedalare. In generale, il Pedelec25 può essere usato ovunque sia consentito l’uso della bicicletta.
  • Pedelec45: Pedelec che arrivano a 45 km/h (cosiddetti pedelec S) sono una forma particolare di pedelec e possono arrivare anche a velocità superiori ai 25 km/h. L’assistenza termina a 45 km/h o con una potenza di 500 W. I pedelec S possono arrivare fino a 20 km/h anche senza l’ausilio del ciclista (quindi solo elettricamente). Importante: i pedelec S richiedono per la circolazione un contrassegno d’assicurazione e uno specchietto retrovisore, perché dal punto di vista legale sono considerati motorini (L1e). I pedelec S non possono transitare sulle piste ciclabili in città se non espressamente consentito. Nelle zone extraurbane possono transitare sulle piste ciclabili se non espressamente vietato.

SICURI IN VIAGGIO CON UN CASCO

Per i pedelec fino a 25 km/h non esiste l’obbligo del casco, contrariamente ai pedelec fino a 45 km/h. Si è tuttavia appurato che di regola i pedelec viaggiano più veloci delle normali biciclette. Anche i ciclisti meno esperti possono raggiungere dopo una sosta al semaforo una velocità di 25 km/h. Inoltre, con un pedelec anche i ciclisti meno sportivi possono viaggiare a 25 km/h costanti, e anche in salita si raggiungono facilmente i 20 km/h e più. Il problema: i pedelec sono percepiti dalla maggior parte degli utenti della strada come biciclette e quindi come mezzi di trasporto a basse velocità. In teoria aumenta pertanto la probabilità di trovarsi spesso in situazioni critiche con un pedelec. Poiché gli incidenti ad alte velocità provocano lesioni più gravi, DEKRA suggerisce espressamente l’uso di un casco.