Compensare gli errori con l’high tech

20 mag 2021 Infrastrutture

Per aumentare la sicurezza stradale degli anziani, molti esperti sono favorevoli all’utilizzo e al perfezionamento dei sistemi di assistenza. Oltre a molte altre dotazioni e configurazioni del veicolo, questi sistemi possono infatti compensare i deficit dovuti all’età e contribuire a ridurre la frequenza degli incidenti nei quali gli anziani vengono coinvolti o di cui possono persino rendersi responsabili. Ma il supporto tecnologico protegge gli anziani anche quando sono pedoni o ciclisti.

Una vista meno nitida, un udito meno acuto, tempi di reazione più lunghi e, in più, forse, alcune limitazioni nei movimenti: i presupposti fisici per una partecipazione sicura al traffico stradale non migliorano di certo con l’età. La riduzione delle prestazioni dovuta a processi biologici di invecchiamento e patologie si rispecchia, tra le altre cose, anche nei dati sugli incidenti. Prendendo il caso della Germania, secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica nel 2019 “soltanto” poco meno del 14% degli incidenti automobilistici con danni a persone ha coinvolto conducenti di 65 anni o più. Quando, tuttavia, gli incidenti hanno coinvolto conducenti di questa fascia d’età, questi ultimi sono risultati essere i principali responsabili nel 68% circa dei casi. Restringendo l’analisi al gruppo dei conducenti ultra 75enni, addirittura a tre su quattro è stata attribuita la responsabilità principale dell’incidente. Come indicato nel capitolo “Il fattore umano”, gli errori di guida più frequenti degli anziani sono stati il mancato rispetto della precedenza, errori di svolta, retromarcia, immissione e partenza, nonché mancato rispetto della distanza di sicurezza.
Oltre ad intervenire sul comportamento di guida, per esempio evitando strade o orari ad elevata intensità di traffico, condizioni meteo sfavorevoli, viaggi al crepuscolo o nelle ore notturne, adottando uno stile di guida più cauto, moderando la velocità nonché attuando misure strutturali, la sicurezza stradale soprattutto per i conducenti di una certa età può essere migliorata equipaggiando i veicoli con sistemi di assistenza, informazione e comfort adatti agli anziani. Gli aspetti su cui occorre concentrarsi per compensare le modificazioni prestazionali rilevanti per la guida sono grosso modo identificabili con gli ambiti della sicurezza attiva e passiva, dell’utilizzo, del comfort e della guida, tenendo comunque conto del fatto che le opzioni sono molto ampie e che risulta difficile delimitare con esattezza le singole caratteristiche o i singoli ausili.

BUONA VISIBILITÀ E QUADRO STRUMENTI CHIARO

In linea generale, il numero crescente di anziani che guidano un’auto e la loro disponibilità ad acquistare veicoli “adatti agli anziani” per mantenere la propria mobilità rendono questo gruppo di utenti molto interessante agli occhi dell’industria automobilistica, tanto più che in molti Paesi si tratta di persone con condizioni finanziarie solide. Sebbene nessuna delle principali case automobilistiche abbia attualmente nella propria gamma modelli esplicitamente indicati come “automobili per anziani”, questa domanda di mercato viene soddisfatta con forme costruttive adatte, unite a selezionati sistemi di comfort e sicurezza. L’aspetto positivo è che, in questo modo, non si determina una stigmatizzazione di modelli di auto o utenti e, al contempo, i vantaggi vanno a beneficio di tutte le fasce d’età.
Sul fronte della sicurezza, la visuale diretta e indiretta, i sistemi di assistenza alla guida e gli elementi della sicurezza passiva rivestono un ruolo fondamentale. Quanto meno la visuale diretta dal posto di guida viene limitata da montanti ampi o finestrini troppo piccoli, tanto meno le limitazioni fisiche a livello del busto e della colonna cervicale o un campo visivo ristretto fanno sentire i loro effetti. Il parabrezza, in particolare, deve soddisfare una serie di criteri: i riflessi del cruscotto o di altri componenti del veicolo nelle diverse condizioni di luce devono essere ridotti al minimo attraverso un’adeguata disposizione reciproca e la scelta dei materiali adatti. L’area di azione dei tergicristalli deve essere tale che, in caso di pioggia e soprattutto in caso di neve, non si determinino “allargamenti” eccessivi dei montanti anteriori. Deve inoltre essere garantita una buona visuale dei semafori senza eccessive distorsioni in tutte le posizioni di regolazione del sedile, tramite la scelta della posizione del sedile rispetto al parabrezza e soprattutto della posizione dello specchietto interno e dei sensori/telecamere spesso presenti in questa zona. Specchietti retrovisori grandi e poco distorsivi permettono un colpo d’occhio più rapido sul traffico nella parte posteriore del veicolo e consentono di compensare in parte, seppur non di sostituire, la carenza di visuale sopra la spalla. Le dotazioni interne devono essere configurate in modo tale che la visuale attraverso lo specchietto interno sia ostacolata il meno possibile dal lunotto.
Un quadro strumenti ordinato, strumentazioni intuitive e facilmente leggibili e un’interfaccia utente strutturata in modo chiaro riducono di molto lo sforzo del conducente, aumentando la sicurezza e il comfort. I display e gli elementi di visualizzazione devono offrire un buon contrasto in tutte le condizioni di illuminazione. I numeri e altri simboli devono essere sufficientemente grandi e ben riconoscibili anche a un rapido sguardo. Le funzioni principali utilizzate durante la marcia, come il controllo dei fanali e dei tergicristalli, la regolazione del riscaldamento e della ventilazione o l’impostazione della radio, devono poter essere utilizzate senza distogliere lo sguardo dalla strada e con un feedback tattile. Il comando a pulsante unico guidato tramite il menu a schermo o il touchscreen causano un rapido affaticamento e possono indurre a pericolose distrazioni
A questo riguardo ricordiamo una sentenza emanata in ultimo grado nella primavera 2020 dall’Oberlandesgericht Karlsruhe, secondo cui in Germania i touchscreen installati come componenti fissi a bordo dei veicoli anche dalle stesse case automobilistiche devono essere considerati come apparecchi elettronici al pari degli smartphone, e pertanto possono essere utilizzati con la mano durante la marcia solo laddove per tale utilizzo sia sufficiente “uno sguardo all’apparecchio di breve durata e adeguato alle condizioni della strada, del traffico, della visuale e del meteo”. La sentenza si riferisce a un incidente riconducibile al tentativo, da parte del conducente, di regolare durante un temporale la velocità dei tergicri - stalli attraverso un sottomenu del display centrale integrato nel veicolo, e dalla notevole distrazione dell’attenzione che questo ha comportato. La sentenza è particolarmente rilevante alla luce del fatto che le case automobilistiche tendono sempre più a sostituire tasti e leve convenzionali con campi tattili, cursori o display e, per alcuni elementi di comando, risparmiano persino sull’illuminazione. Questo non semplifica propriamente l’utilizzo, soprattutto non per le persone anziane. Se sono proprio le funzioni rilevanti per la sicurezza ad essere trasferite in un touchscreen, la soluzione migliore sarebbe certamente rappresentata da un comando vocale o gestuale per limitare il più possibile il tempo di distrazione.
Purtroppo, i nuovi veicoli attualmente disponibili sul mercato dimostrano che ogni casa automobilistica integra i propri concetti di sistemi di comando che, presi singolarmente, appaiono convincenti, si distinguono dalla concorrenza grazie all’una o all’altra peculiarità e, con un po’ di esercizio, sono anche facili da utilizzare. Se, tuttavia, il veicolo viene utilizzato di rado o se si guidano modelli di case diverse, viene meno proprio quell’utilizzo intuitivo tanto pubblicizzato dai produttori, in particolare nelle situazioni che richiedono una capacità d’azione rapida. Anche i comandi vocali e i gesti per attivare le varie funzioni di comando sono diversi da un produttore all’altro, talvolta persino tra veicoli dello stesso modello, dotati di sistemi di infotainment diversi. Certo è, tuttavia, che la sicurezza deve essere messa al primo posto rispetto a tutte le ambizioni ingegneristiche e a prescindere da qualunque aspetto ergonomico ed estetico.

NESSUNA CASA AUTOMOBILISTICA OFFRE ESPLICITAMENTE “AUTOMOBILI PER ANZIANI“

QUANTO È SICURO IL CAMBIO AUTOMATICO PER GLI ANZIANI?

In occasione dell’acquisto di un autoveicolo, in alcuni mercati per molti anziani si pone anche la questione del tipo di auto più adatto: già con motore elettrico o preferibilmente ancora con motore a scoppio? E in quest’ultimo caso, meglio con cambio manuale o automatico? In linea generale, in Germania, per esempio, la quota di mercato dei nuovi veicoli con cambio automatico ha registra - to un’impennata: secondo i dati dell’istituto Deutsche Automobil Treuhand, nel 2020 si attestava oltre il 55%, mentre nel 2010 non raggiungeva il 28%. Nulla di comparabile, tuttavia, con gli Stati Uniti o il Giappone, dove la quota di veicoli con cambio automatico è pari al 90% circa. Per il fu - turo è verosimile aspettarsi che il cambio manuale sia destinato a perdere progressivamente d’importanza - anche perché molti dei moderni sistemi di assistenza funzionano solo in associazione a un cambio automatico e perché il motore elettrico non necessita del cambio delle marce.
Proprio molti anziani optano per il cambio automatico, che offre una guida più rilassata senza tanti cambi di marcia e permette anche di compensare alcune limitazioni fisiche. La domanda cruciale è: i veicoli con cambio automatico sono forse meno sicuri considerato che, a motore acceso, continuano a fornire propulsione al veicolo finché il pedale del freno non viene premuto, oppure perché implicano un maggiore pericolo di accelerazione involontaria? In fin dei conti, nei rapporti di Polizia si legge spesso di conducenti anziani che hanno perso il controllo del proprio veicolo Molti anziani scelgono intenzionalmente il cambio automatico Tecnologia 50 con cambio automatico per aver scambiato pedale del freno e pedale dell’acceleratore oppure per aver innestato erroneamente la retromarcia. Per evitare questi errori di utilizzo e le reazioni di panico che spesso ne derivano, prima di acquistare un veicolo automatico gli anziani dovrebbero farsi illustrare da un istruttore di guida le caratteristiche di questo tipo di cambio e/o esercitarsi nella gestione delle situazioni limite prendendo alcune lezioni di guida. Gli esperti consigliano inoltre di passare al cambio automatico tempestivamente, in modo tale da acquisire la necessaria dimestichezza con questo sistema quando ancora si dispone di capacità cognitive non ancora eccessivamente compromesse dall’età. In definitiva, esistono molti aspetti a favore del cambio automatico, che di fatto permette di concentrarsi ancor meglio sulle condizioni del traffico.

ELEVATO POTENZIALE DI UTILITÀ DEI SISTEMI DI ASSISTENZA ALLA GUIDA

Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida, ad avere un potenziale di utilità particolarmente elevato per gli anziani sono quelli che forniscono supporto nelle situazioni di traffico complesse e impegnative. Tra questi figurano i sistemi di assistenza agli incroci, i sistemi di allerta angolo cieco e i sistemi di assistenza al cambio di corsia, i sistemi di visione notturna e i sistemi assistenza alla frenata di emergenza, ma anche i sistemi di navigazione con mappe aggiornate e indicazioni acustiche e ottiche chiare. Anche i sistemi di assistenza alla segnaletica stradale che, attraverso una telecamera, riconoscono il limite di velocità consentito sul tratto percorso e lo visualizzano sul cruscotto, aiutano a compensare in una certa misura i deficit dell’attenzione e trasmettono un maggior senso di sicurezza. Anche la telecamera per retromarcia e i sistemi ausiliari al parcheggio possono alleviare le situazioni di stress e contribuire a una maggiore sicurezza. Soprattutto al crepuscolo e durante le ore notturne, i sistemi di illuminazione intelligenti e i sistemi di assistenza per luci abbaglianti aiutano a compensare parzialmente la riduzione di capacità visiva che si verifica in questi momenti della giornata, senza che il conducente debba prestare troppa attenzione all’interruttore degli abbaglianti. I sistemi e-Call, idealmente dotati anche della funzione di chiamata d’assistenza, possono generalmente contribuire ad aumentare il senso di sicurezza e ridurre lo stress in caso di incidente o guasto del veicolo.
Uno studio condotto su incarico dell’Ufficio federale tedesco delle strade (BASt) e pubblicato nel 2019 si è occupato in modo approfondito delle possibilità di supporto offerte ai conducenti anziani dai sistemi di assistenza alla guida. A questo riguardo, le principali limitazioni prestazionali legate all’età e rilevanti per la guida sono state correlate a determinate funzioni di assistenza alla guida e sistemi idonei (figura 23). Al contempo, lo studio del BASt ha esaminato anche i fattori che ostacolano una più rapida diffusione dei sistemi di assistenza alla guida tra gli anziani. Sono risultati determinanti il grado di conoscenza dei vari sistemi e, in particolare, la conoscenza del loro funzionamento e dei relativi limiti. Altri motivi rilevati nell’ambito di un sondaggio condotto tra questi utenti target sono stati il timore di costi di riparazione elevati in caso di difetti dei sistemi nonché dubbi dovuti alla scarsa trasparenza sul trattamento dei dati raccolti dal produttore del veicolo. In questo ambito è urgentemente necessaria una migliore informazione.

MOLTI ANZIANI SONO CONVINTI DELL’UTILITÀ DEI SISTEMI DI ASSISTENZA ELETTRONICI

Sul tema dei sistemi di assistenza alla guida, nell’autunno 2020 l’istituto tedesco di ricerche di mercato e analisi statistica Forsa ha condotto su incarico di DEKRA un sondaggio rappresentativo tra circa 2.000 automobilisti tedeschi di tutte le fasce d’età selezionati in modo casuale. In generale, l’81% degli uomini intervistati e il 70% delle donne intervistate di età pari o superiore a 65 anni ritiene buono o ottimo il fatto che esistano sistemi di assistenza al conducente. Secondo i dati forniti dagli intervistati, i due gruppi di persone menzionati dispongono per l’80% circa (uomini) e per oltre il 60% (donne) di veicoli in cui sono integrati sistemi di assistenza.
Riguardo all’utilizzo dei sistemi di assistenza alla guida disponibili, esistono notevoli differenze in base all’età e al sesso degli intervistati: le donne di 65 anni o più dispongono di minori conoscenze e/o esperienze con i sistemi menzionati nel sondaggio rispetto alla media degli automobilisti intervistati. Gli uomini e le donne di 65 anni o più utilizzano, seppur con uno scarto notevole, soprattutto il sistema di assistenza al parcheggio (73% risp. 55%), seguito dai sistemi di assistenza alle luci (abbaglianti) (42% risp. 29%), il tempomat per la regolazione della distanza (37% risp. 10%) e l’assistenza al mantenimento della corsia (33% risp. 17%). Nel complesso, i valori sono molto più bassi rispetto a quelli delle fasce d’età 18-44 anni e 45-64 anni. Le differenze più evidenti si riscontrano nel caso dei sistemi di allerta angolo cieco e assistenza al cambio di corsia. Nel gruppo degli uomini tra i 18 e i 24 anni, il 48% degli intervistati ha affermato di avere già utilizzato questo tipo di sistemi, mentre tra gli anziani la percentuale è risultata essere di appena il 22%. Tra le donne intervistate, la differenza non è stata così netta, tuttavia nella fascia d’età più giovane solo il 22% aveva utilizzato questi sistemi a fronte di un 14% delle conducenti anziane.
Ai conducenti è stato chiesto inoltre quali sistemi di assistenza alla guida vorrebbero assolutamente avere in caso di acquisto di una nuova auto, a prescindere dal costo. Nella lista degli uomini e delle donne di 65 anni o più è stato indicato anche in questo caso il sistema di assistenza al parcheggio (87% risp. 84%), seguito dal tempomat per la regolazione della distanza (74% risp. 59%), dal sistema di allerta angolo cieco o sistema di assistenza al cambio di corsia (72% risp. 75%), dal sistema di assistenza alla frenata d’emergenza (71% risp. 60%) e dall’assistenza al mantenimento della corsia (60% risp. 46%).
A seconda del modello di veicolo, i sistemi di assistenza si utilizzano in modo diverso oppure si attivano e si disattivano in modo diverso. L’83% degli intervistati di tutte le fasce d’età ritiene necessario e opportuno che l’uso dei sistemi di assistenza venga quanto più possibile uniformato e standardizzato in tutte le automobili – analogamente a quanto accade per esempio per i segnalatori di direzione. Condividono quest’opinione l’89% degli intervistati di 65 anni o più e ben il 95% degli intervistati di 75 anni o più.
Il sondaggio non era finalizzato a rilevare lo status quo dei sistemi di assistenza alla guida sul mercato tedesco, quanto piuttosto a far luce sulle conoscenze relative al funzionamento dei sistemi di assistenza e sui desideri e le aspettative relativi all’assistenza alla guida. I risultati del sondaggio mostrano chiaramente che molte persone non hanno minimamente dimestichezza con i sistemi di assistenza o non sanno quali funzioni si nascondano dietro le varie denominazioni o ancora di quali sistemi dispongano effettivamente a bordo del proprio autoveicolo. Il 30% circa degli intervistati ha dichiarato di non avere nessun sistema di assistenza nella propria auto, una risposta difficilmente conciliabile con le indicazioni fornite sull’età dei veicoli utilizzati o anche con il parco di veicoli in circolazione in Germania. Dall’altra parte, il 10% circa degli intervistati ha affermato di avere esperienza con sistemi di assistenza per l’uscita dal veicolo e con i sistemi di assistenza per la visione notturna – vale a dire sistemi che ad oggi sono disponibili in pochissimi veicoli. Nel complesso, tuttavia, ai sistemi di assistenza alla guida viene riconosciuto in tutte le fasce d’età un elevato potenziale di utilità e gli intervistati si dicono ben disposti nei confronti di questi sistemi quando arriverà il momento di acquistare un nuovo veicolo.
Oltre al sondaggio DEKRA condotto da Forsa, significativi sono anche i risultati di numerosi altri sondaggi e studi su questo tema. Per esempio, anche il National Center for Social Research di Londra, nel suo sondaggio pubblicato nel 2019 e intitolato “Experiences of Advanced Driver Assistance Systems amongst Older Drivers”, giunge alla conclusione che gli anziani sono sostanzialmente aperti nei confronti dei sistemi di assistenza alla guida, ma vorrebbero che il loro utilizzo fosse molto semplice e non costituisse una fonte di eccessiva distrazione. Gli anziani affetti da limitazioni della salute plurime mostrano un’accettazione maggiore rispetto a quelli in buone condizioni di salute. Inoltre, secondo i conducenti di una certa età, sarebbero preferibili i sistemi che forniscono le informazioni tramite segnale acustico anziché segnale ottico. Viene tuttavia menzionato anche il timore di sviluppare una “dipendenza” nei confronti di un sistema di assistenza.
I risultati di un sondaggio condotto online fra 1.328 persone di età compresa tra i 65 e 95 anni presentati a settembre 2019 durante l’11ª International Conference on Automotive User Interfaces and Interactive Vehicular Applications a Utrecht confermano che i sistemi di assistenza alla guida sono generalmente ben accetti. Tuttavia, l’accettazione dei sistemi che intervengono sulla guida risulta essere minore di quella per i sistemi di assistenza puramente informativi. Degno di nota a questo riguardo è il fatto che le persone con una bassa percezione del controllo in riferimento all’utilizzo della tecnologia (con “percezione del controllo”, o “locus of control” si intende in psicologia la percezione soggettiva che il proprio comportamento in determinate situazioni possa essere controllato autonomamente oppure venga dettato da fattori d’influenza esterni) prediligono i sistemi di intervento automatico per non essere sollecitati o distratti da altre informazioni.

PRALA PRATICITÀ DI UTILIZZO È UN ASPETTO DETERMINANTE NELLA SCELTA DEL VEICOLO

Oltre al mero utilizzo dell’auto, anche il comfort di salita e discesa, di carico e scarico nonché durante la marcia riveste un ruolo importante. Un ampio raggio di apertura degli sportelli, un ampio vano d’entrata e una seduta rialzata (adattabile alla corporatura dell’utente) agevolano la salita e la discesa dal veicolo. La presenza di maniglie interne nel terzo superiore del montante anteriore o sul tettuccio rappresentano un altro valido aiuto. Una seduta rialzata favorisce inoltre la visuale circolare indicata in riferimento alla sicurezza. Una forma ergonomica dei sedili e la possibilità di regolare la seduta in modo intuitivo, in combinazione con un’ammortizzazione adeguata del telaio, contribuiscono in misura significativa al comfort di marcia e aiutano a mantenere più a lungo l’attenzione e la concentrazione.
Per facilitare il carico e lo scarico, è utile un bagagliaio senza protezione posteriore nella parte terminale. L’altezza ottimale dipende invece dalla corporatura dell’utente. Una distanza ridotta fra lo schienale dei sedili posteriori e la parte finale del bagagliaio va certamente a discapito del volume di carico ma, al contempo, permette di sistemare gli oggetti pesanti ben appoggiati contro lo schienale dei sedili posteriori anche da persone non particolarmente prestanti o con limitazioni della mobilità del busto. Per i bagagliai più grandi sono consigliabili i cosiddetti organizer per bagagliaio o borse per bagagliaio, che permettono di sistemare il carico in modo semplice e senza rischiare ribaltamenti. La lunghezza e la maneggevolezza del veicolo sono particolarmente importanti nel caso in cui la maggior parte degli spostamenti avvenga in aree urbane con strade strette e scarse possibilità di parcheggio.

LA CONCEZIONE DI AUTOVEICOLI ADATTI AGLI ANZIANI È SEMPRE PIÙ IMPORTANTE

Prima di acquistare un’auto è molto importante informarsi sugli aspetti menzionati e “scoprire” le proprie preferenze personali facendo prove di guida con diversi veicoli di diverse case costruttrici per poter stilare una propria classifica. Utili per individuare i criteri opportuni o persino per scegliere il veicolo giusto sono anche i test condotti per esempio da assicurazioni, club automobilistici o associazioni per anziani, che valutano l’idoneità dei veicoli attualmente sul mercato per l’utilizzo da parte delle persone anziane. Soltanto perché per tutta la vita ci si è trovati a proprio agio con i veicoli di una determinata casa automobilistica non significa che questi veicoli siano anche adatti per gli anziani. Per mantenere la propria mobilità in sicurezza può essere necessario anche aprirsi al cambiamento.
Il tema della costruzione di veicoli adatti agli anziani viene considerato in misura diversa dalle varie case automobilistiche. Alcune case utilizzano a questo scopo dei cosiddetti simulatori di vecchiaia, sviluppati in gerontologia, che consentono alle persone giovani di sperimentare in prima persona le limitazioni dovute all’età. I simulatori non riproducono soltanto limitazioni meccaniche e tattili, come la perdita di forza e mobilità o una capacità di presa ridotta, ma anche una vista non più nitida, un campo visivo ridotto e una condizione di ipoacusia, oppure anche limitazioni della coordinazione. In questo modo è possibile ottimizzare situazioni frequenti, come usare una maniglia, salire e scendere dal veicolo, afferrare e agganciare la cintura di sicurezza, girare la chiave di accensione – o anche l’azione ancor più semplice di premere un pulsante di avvio – nonché la marcia stessa e adattarle alle esigenze delle persone anziane.