Dispotivi di protezione per motociclistiI
Quando si tratta di aumentare la sicurezza per i motociclisti, nel campo dell’infrastruttura stradale assume una grande importanza il tema delle barriere di sicurezza. Un po’ di contesto non guasta: secondo gli studi di numerosi ricercatori che si occupano di incidenti, in Germania circa l’80% dei motociclisti morti al di fuori dei centri abitati perde la vita contro ostacoli, in circa la metà dei casi contro barriere di sicurezza. Il problema è che innumerevoli barriere di sicurezza sono ancora costruite di default in base al loro obiettivo primario e presentano pertanto la barra orizzontale all’altezza del cofano di un’automobile. In questo modo offrono la maggior protezione possibile agli automobilisti, ma la distanza residua da terra comporta notevoli rischi per i motociclisti. Se un motociclista cade, corre infatti il rischio di scivolare sotto al guard rail o di sbattere contro uno dei montanti. Non di rado ciò provoca lesioni gravissime o addirittura mortali. Le barriere di sicurezza possono tuttavia anche essere realizzate in modo da offrire ai motociclisti che vi sbattono contro la massima protezione possibile.
Sotto questo punto di vista, in molti luoghi ha dimostrato la propria efficacia – tanto nei crash test quanto negli incidenti reali – una combinazione di un’ampia parte superiore (per es. un profilo scatolare) e una trave applicata sotto alla barra per evitare un impatto contro i montanti. Tali travi inferiori possono essere aggiunte in un secondo momento a molti sistemi preesistenti. Il sistema “Euskirchen Plus” perfezionato già anni fa da DEKRA su mandato dell’ufficio federale tedesco delle strade (BASt) offre per esempio una protezione relativamente elevata ai motociclisti che vi sbattono contro. È stato possibile dimostrare una maggiore efficacia protettiva sia in caso di moto che procede in verticale sia in caso di scivolamento della stessa sulla fiancata. Fortunatamente, come attesta una statistica dell’associazione per la sicurezza dei biker MEHRSi, le autorità tedesche responsabili dell’edilizia stradale dotano sempre più spesso le curve con una protezione antincastro. Stando a questi dati, in undici Land tedeschi sono state già messi in sicurezza circa 900 curve con 113 km di protezioni antincastro. A titolo di confronto: nel 2010 erano appena 500 curve con circa 63 km di protezioni antincastro.
DELINEATORI DI CURVA IN PLASTICA
er ridurre le conseguenze delle lesioni dopo una caduta, un’ulteriore importante misura oltre all’aggiunta di una protezione antincastro sulle barriere è la sostituzione dei delineatori di curva rigidi fissati su tubi di acciaio mediante sistemi flessibili. A tale scopo, l’ufficio del traffico del Land Baden-Württemberg ha sviluppato in collaborazione con un’azienda locale un delineatore modulare di curva in plastica. Il sistema, presentato per la prima volta nel 2014, è composto da un segnale con una superficie di 50 cm2 installato su un supporto in plastica dalla forma simile a un delineatore di margine, sul quale viene avvitato.
Il valore aggiunto di questa innovazione per la sicurezza stradale è stato dimostrato in maniera molto efficace da un crash test svolto nel 2017 da DEKRA. Nella prova, una moto a 60 km/h è stata fatta urtare contro il vecchio sistema di delineatori di curva (cartello di lamiera su palo di acciaio) e contro l’innovativo sistema in plastica. Nel caso dell’impatto contro il palo di acciaio, le sollecitazioni misurate erano molto al di sopra dei valori biomeccanici limite, mentre l’urto contro il delineatore faceva registrare valori molto sotto il limite. L’impatto contro il montante di acciaio avrebbe pertanto avuto conseguenze fatali. Per un motociclista dotato di adeguati indumenti protettivi, la collisione con il nuovo delineatore modulare di curva avrebbe prodotto solo lievi lesioni.
Un ulteriore vantaggio dei delineatori in plastica è l’ottima visibilità per gli utenti della strada. Dall’analisi degli incidenti sulla statale 500 nella Foresta Nera in Germania con lo screening per la sicurezza stradale a opera del Land emerge che i delineatori di curva non solo diminuiscono le conseguenze degli incidenti, ma grazie alla loro buona visibilità possono avere anche un’efficacia preventiva, facendo sì che determinati incidenti di moto non avvengano proprio. Sulla citata statale 500, nell’area della Hornisgrinde si sono verificati fra il 2012 e il 2014 (ossia in tre anni) undici incidenti con due morti; fra il 2015 e il 2019 (ossia i cinque anni dopo l’installazione dei delineatori modulari di curva nelle zone più critiche) ci sono stati solo sette incidenti senza alcun decesso. In aggiunta, sono state attuate anche altre misure come l’applicazione di una protezione antincastro sul guard rail, limitazioni della velocità e controlli della polizia con autovelox.
Per quanto riguarda le misure nel campo dell’infrastruttura stradale, non va infine dimenticata la regolare manutenzione del rivestimento della carreggiata. Per la sicurezza dei motociclisti è fondamentale un manto stradale con la massima aderenza e planarità possibili. Valori di attrito insufficienti aumentano infatti lo spazio di frenata e con esso il rischio di perdita di tenuta di strada in curva o nelle sterzate improvvise, con il pericolo di sbandare. Per i motociclisti è molto pericoloso anche il pietrisco nelle curve, specialmente nel primo mese dopo l’inverno o quando trattori, automobili o autocarri raccolgono il pietrisco vicino alla strada per poi trasportarlo sulla stessa. Nonostante le moderne spazzatrici stradali tale situazione può comunque prodursi e i motociclisti possono imbattervisi nei momenti meno opportuni. Eventuali aplanarità possono inoltre favorire l’accumulo di acqua e il conseguente rischio di aquaplaning. Ciò va tenuto in considerazione anche per i lavori di riparazione. In particolare la massa bituminosa utilizzata ancora spesso in alcuni Paesi per rattoppare buche o fessurazioni può diventare rapidamente un pericolo per i motociclisti. Con il bagnato, la superficie della carreggiata diventa infatti estremamente scivolosa. Le misure di riparazione dovrebbero pertanto avvenire solo con materiali che presentano valori di attrito simili al resto del rivestimento affinché la gita in moto non si trasformi in una gara in slittino.
SE POSSIBILE LA MASSA BITUMINOSA COLATA DOVREBBE ESSERE EVITATA DURANTE I LAVORI DI RIPARAZIONE DEL MANTO STRADALE