Per mantenere la mobilità personale e poter partecipare alla vita sociale, oggi soprattutto nei Paesi industrializzati l’automobile riveste un ruolo fondamentale fino in età avanzata. L’abitudinarietà, il comfort e l’efficienza di questa forma di mobilità, in associazione a motivi secondari come il piacere di guida e l’esigenza di individualità e indipendenza, rendono l’automobile un oggetto di grande attrattiva anche fra le persone anziane. A questi aspetti si aggiunge anche la soddisfazione di questo gruppo di utenti e la loro qualità di vita percepita.
Se il passaggio per esempio al trasporto pubblico deve essere concepito come opzione alternativa, è necessario sviluppare concetti di mobilità integrativi che, ovviamente, tengano conto anche delle persone anziane. Importanti indicazioni a questo riguardo sono state fornite, tra gli altri, dal progetto TRACY (Transport Needs for an Aging Society), realizzato tra il 2011 e il 2013 con il sostegno dell’UE. L’obiettivo dichiarato era sviluppare un piano d’azione in grado di contribuire ad affrontare le sfide relative all’offerta di trasporti in una società sempre più anziana.
Dopo la raccolta, l’analisi e la valutazione delle strategie esistenti per tutti i mezzi di trasporto su terra utilizzati negli Stati membri dell’UE e in Stati di confronto (Svizzera, Norvegia, USA, Australia, Nuova Zelanda e Giappone) sono state elaborate proposte di soluzione per garantire la mobilità delle persone più anziane e, al contempo, sono stati definiti i requisiti di un sistema di trasporti adatto alla terza età, che dovrebbe essere soprattutto facilmente accessibile, raggiungibile, disponibile e privo di barriere, nonché confortevole, comprensibile ed efficiente. Le persone anziane dovrebbero inoltre sentirsi a proprio agio e non trattate come oggetti da trasportare o addirittura come elementi di disturbo. Altre caratteristiche dovrebbero infine essere un’elevata affidabilità, sicurezza (intesa sia come sicurezza del trasporto, sia come sensazione di sicurezza personale), utilizzabilità e trasparenza.
Le raccomandazioni formulate nell’ambito del progetto TRACY possono certamente essere considerate come soluzioni universali. Per l’implementazione nei contesti locali specifici devono essere sempre applicati i principi seguenti: anche dopo l’abbandono della mobilità automobilistica, le persone anziane hanno il diritto di usufruire di un sistema di trasporti che contribuisca a mantenere la loro qualità di vita e soddisfazione.
Ciò nonostante, l’utilizzo dell’auto di proprietà da parte delle persone anziane rimarrà anche in futuro un elemento fondamentale della mobilità individuale o aumenterà addirittura d’importanza. Sebbene vengano sviluppate offerte alternative sempre migliori, in futuro la progettazione e la realizzazione delle infrastrutture dovrà tenere conto delle esigenze degli automobilisti anziani più di quanto avviene oggi.