Ottimizzazione del piccolo traffico di distribuzione con le biciclette con carrello

01 giu 2018 Infrastrutture
In considerazione dei crescenti problemi di traffico negli agglomerati urbani, sono necessari concetti innovativi anche in quest’area. Uno degli obiettivi fondamentali dei pianificatori di traffico di tutto il mondo in questo contesto è, tra l’altro, la rapida conversione del piccolo traffico di distribuzione per i negozi urbani in veicoli di consegna con unità ecologiche. Un’altra alternativa promettente è l’ottimizzazione di questi trasporti con l’ausilio di biciclette con carrello con o senza motore elettrico di supporto – chiamate anche cargo bike.
A seconda dello scopo e dell’area di applicazione, queste sono dotate di diverse sovrastrutture. Le più note sono le biciclette della posta. Le prescrizioni relative a tali biciclette da trasporto vanno ben oltre le dimensioni normali. A causa dell’elevato carico ammissibile, i veicoli devono sopportare carichi aggiuntivi, che possono essere ulteriormente aumentati con l’uso opzionale di un azionamento elettrico ausiliario.
I lavori su una norma che definisca i requisiti e le procedure di prova per le biciclette esposte a carichi elevati rispetto alle norme DIN EN ISO 4210 e DIN EN 15194 – ad esempio le biciclette di fabbrica, le biciclette per i servizi di consegna e le biciclette noleggiate – sono già in fase avanzata. Le norme forniscono ai produttori una base sicura per i loro prodotti e gli organismi di controllo dispongono di criteri uniformi in base ai quali possono verificare l’idoneità all’uso e la sicurezza delle biciclette da trasporto. Di conseguenza, sono in corso anche lavori su un progetto di norma ISO a tal fine.
Oltre agli aspetti tecnici dei trasporti e delle biciclette da trasporto, le condizioni quadro comportamentali e infrastrutturali devono naturalmente essere adattate alle esigenze future. Ad esempio, è spesso difficile procedere in modo rapido e sicuro sulla pista ciclabile, motivo per cui viene utilizzata la strada per evitare di bloccare eventualmente la pista ciclabile. A causa della loro larghezza, le biciclette con carrello più grandi non possono nemmeno percorrere le piste ciclabili. Questo non deve essere necessariamente uno svantaggio, dato che molte aree urbane sono comunque a traffico limitato – si applica il limite di velocità di 30 km/h – dove si può viaggiare molto bene anche con le biciclette con carrello. Con ruote più grandi è ora possibile trasportare pacchi con dimensioni di un Euro pallet. Le biciclette con carrello multi-direzionali hanno oggi un carico utile fino a 300 kg. Si propone che in futuro tali questioni siano discusse a livello europeo con la partecipazione della European Cycle Logistics Federation (ECLF) e che siano elaborate soluzioni reciprocamente accettabili a prova di futuro.
Nella sua risoluzione del 27 settembre 2011 sulla sicurezza stradale in Europa 2011-2020, il Parlamento europeo ha raccomandato vivamente alle autorità competenti “di prescrivere in generale, nelle zone residenziali e su tutte le strade a corsia unica nelle zone urbane che non hanno una corsia separata per i ciclisti, una velocità massima di 30 km/h per una migliore protezione degli utenti della strada più deboli”. Questa raccomandazione sembra più realistica che mai, visto l’ampio uso dei mezzi di trasporto e delle biciclette merci nelle aree urbane, che è anche un obiettivo politico.