Piega insifficciente
Collisione con un veicolo in direzione opposta
Dinamica dell’incidente
Percorrendo una lunga curva a destra, una motociclista ha invaso la corsia opposta urtando in posizione verticale l’angolo sinistro del frontale di un’automobile che procedeva in direzione opposta. In seguito all’impatto la motociclista è stata sbalzata di sella e ha colpito con la testa il montante A di sinistra e la parte adiacente del parabrezza dell’automobile.
Percorrendo una lunga curva a destra, una motociclista ha invaso la corsia opposta urtando in posizione verticale l’angolo sinistro del frontale di un’automobile che procedeva in direzione opposta. In seguito all’impatto la motociclista è stata sbalzata di sella e ha colpito con la testa il montante A di sinistra e la parte adiacente del parabrezza dell’automobile.
Soggetti coinvolti nell’incidente
Una motociclista e un automobilista.
Una motociclista e un automobilista.
Conseguenze dell’incidente / lesioni
La motociclista è morta sul luogo dell’incidente a causa delle gravi ferite riportate alla testa. Il conducente dell’automobile ha subito ferite lievi. Causa/problema La causa principale è stata l’inclinazione insufficiente della moto nel percorrere la curva. A causa di una naturale barriera psicologica, a velocità elevate in particolare i motociclisti meno esperti non raggiungono la piega necessaria per affrontare in sicurezza le curve. Ciò può capitare anche quando il limite di velocità (come in questo caso) non viene superato.
La motociclista è morta sul luogo dell’incidente a causa delle gravi ferite riportate alla testa. Il conducente dell’automobile ha subito ferite lievi. Causa/problema La causa principale è stata l’inclinazione insufficiente della moto nel percorrere la curva. A causa di una naturale barriera psicologica, a velocità elevate in particolare i motociclisti meno esperti non raggiungono la piega necessaria per affrontare in sicurezza le curve. Ciò può capitare anche quando il limite di velocità (come in questo caso) non viene superato.
Possibilità di impedire l’incidente o ridurne le conseguenze / approccio per le misure di sicurezza stradale
Questo incidente si sarebbe potuto evitare se la motociclista avesse assunto una maggiore inclinazione o scelto una velocità minore e fosse pertanto rimasta nella propria corsia. Dopo aver rilevato la situazione critica, al conducente dell’automobile sono rimasti al massimo 2,1 secondi per reagire. Ha sterzato verso il bordo destro esterno della carreggiata e frenato, ma ciò non è stato sufficiente a impedire l’incidente. Spesso a causa dell’inesperienza non vengono sfruttate tutte le riserve per inclinarsi correttamente. Un corso pratico di guida sicura oppure un allenamento specifico sulle pieghe possono essere utili a molti motociclisti per trovare il giusto rapporto fra velocità e inclinazione e conoscere allo stesso tempo i propri limiti.
Questo incidente si sarebbe potuto evitare se la motociclista avesse assunto una maggiore inclinazione o scelto una velocità minore e fosse pertanto rimasta nella propria corsia. Dopo aver rilevato la situazione critica, al conducente dell’automobile sono rimasti al massimo 2,1 secondi per reagire. Ha sterzato verso il bordo destro esterno della carreggiata e frenato, ma ciò non è stato sufficiente a impedire l’incidente. Spesso a causa dell’inesperienza non vengono sfruttate tutte le riserve per inclinarsi correttamente. Un corso pratico di guida sicura oppure un allenamento specifico sulle pieghe possono essere utili a molti motociclisti per trovare il giusto rapporto fra velocità e inclinazione e conoscere allo stesso tempo i propri limiti.