POSSIBILITÀ DI LIMITAZIONE DELLA VELOCITÀ O FUNZIONALITÀ
La potenza del motore e le velocità raggiungibili rappresentano per alcuni neopatentati un’irresistibile tentazione a sperimentare il proprio veicolo fino ai limiti – inebriati dall’idea di avere finalmente conseguito la patente di guida e di poter finalmente muoversi “senza briglie”. Non di rado questo viaggio – talvolta tragicamente dopo appena qualche chilometro – non ha un lieto fine.
Questo potenziale di rischio, particolarmente elevato nella fase iniziale, può essere ridotto in misura significativa con l’aiuto della tecnologia automobilistica. Molto importante a questo riguardo è il costante progresso nella digitalizzazione dei propulsori dei veicoli e della strumentazione di controllo. Già un decennio fa, una prima casa automobilistica ha presentato una soluzione pronta all’uso che prevedeva una chiave di accensione programmabile che, se attivata ad esempio da un neopatentato, permetteva di limitare la velocità massima raggiungibile a un determinato valore.
Una simile limitazione della velocità massima raggiungibile non garantisce tuttavia che venga effettivamente tenuta una condotta di guida in linea con quanto prescrive, ad esempio, il codice stradale tedesco in riferimento alla velocità in tutte le situazioni di guida. Al paragrafo 3 si legge infatti: “Chi guida un veicolo deve viaggiare a una velocità tale che il veicolo sia sempre controllabile. La velocità deve essere adeguata in particolare alle condizioni della strada, del traffico, della visibilità e alle condizioni meteorologiche, nonché alle capacità personali e alle caratteristiche del veicolo e del carico.”
La sicurezza stradale viene ulteriormente migliorata soprattutto se si rispettano le regole della circolazione. Alcuni segnali stradali, ad esempio, indicano punti particolarmente pericolosi e richiedono, su determinati tratti di strada, la riduzione della velocità di guida. Particolare cautela è inoltre richiesta per tutelare i gruppi di persone particolarmente vulnerabili – ad esempio davanti ad asili, scuole o case per anziani. Per garantire in modo ancor più affidabile il rispetto dei limiti di velocità vigenti, oltre ai controlli del traffico – comunque efficaci – in futuro potremo contare anche su dispositivi integrati nei veicoli che interverranno direttamente sul rispetto dei limiti di velocità.
LIMITATORI AUTOMATICI DI VELOCITÀ
Tra questi dispositivi figura, ad esempio, il sistema Intelligent Speed Assistance (ISA). Poiché l’UE si aspetta un effetto positivo sulla riduzione dei casi di incidente, ha stabilito che a partire dal 6 luglio 2022 tutti i nuovi modelli di veicoli (autovetture, furgoni, autocarri e autobus) dovranno obbligatoriamente essere equipaggiati con il sistema ISA. L’obbligo del sistema ISA su tutti i veicoli di nuova immatricolazione entrerà in vigore dal 7 luglio 2024. Il riconoscimento dei segnali stradali e i tempomat (dispositivi di regolazione/limitatori di velocità) sono ad oggi sempre più spesso presenti nella dotazione standard delle automobili. L’ISA connetterà i sistemi in modo tale da aiutare il conducente a rispettare il limite di velocità di volta in volta vigente. Il dispositivo rileverà il limite da rispettare tramite una videocamera e/o un sistema GPS. Il sistema di adattamento intelligente della velocità può essere in ogni momento bypassato dal conducente. Per aumentare l’accettazione di questo dispositivo, l’ISA dovrà poter essere disattivato in ogni momento, tuttavia si riattiverà ad ogni riavvio del veicolo.
Premendo il pedale dell’acceleratore, il conducente potrà agire in contrasto con il sistema, ad esempio durante una manovra di sorpasso in cui la velocità cambia. In questo caso, il veicolo emetterà un segnale acustico e ottico finché il conducente non avrà ripristinato una velocità di marcia pari o inferiore al limite di velocità. A questo punto, l’ISA sarà di nuovo attivo. L’ISA non regola la velocità agendo sul sistema frenante, ma riducendo la potenza del motore. Il conducente viene inoltre avvertito con un segnale ottico e acustico. È inoltre possibile un aumento della resistenza del pedale dell’acceleratore. Sta al conducente frenare. Una frenata automatica si verifica soltanto qualora il veicolo disponga di un sistema automatico di frenata di emergenza oppure di un sistema adattivo di regolazione della velocità.
Sulla base delle conoscenze odierne non è possibile formulare previsioni riguardo alla capacità del sistema ISA di evitare gli incidenti. Tuttavia, se ad esempio in Germania nel 2030 la metà di tutti i veicoli immatricolati disponesse di questo sistema, supponendo che non si verifichino incidenti in caso di rispetto del limite di velocità – cosa che, tuttavia, non sempre accade – sarebbe possibile evitare il 2,8% degli incidenti con esito letale (= circa 100 vittime della strada). Il sistema può funzionare con la massima efficacia solo se viene mantenuto sempre attivo e se il conducente tiene conto dell’avvertimento e reagisce ad esso in modo adeguato. È inoltre chiaro che, anche nel caso dell’ISA, stiamo parlando “soltanto” di un sistema di assistenza. In altre parole, il conducente è e rimane in ogni momento colui che deve tenere conto e rispettare il limite di velocità vigente.
LIMITAZIONE AUTOMATICA DELLA VELOCITÀ NELLE ZONE A TRAFFICO LIMITATO E PEDONALI
Il principio alla base dei limitatori automatici di velocità potrà in futuro essere applicato – a condizione che siano disponibili gli hardware e i software adeguati – anche ad altri mezzi di trasporto, quali i monopattini elettrici o le pedelec. DEKRA vede in questo una grande opportunità di strutturare in modo equilibrato e senza gravi pericoli il via vai spesso disordinato, conflittuale e ad elevato potenziale di incidenti nelle zone destinate prevalentemente al traffico pedonale. Con una riduzione automatica temporanea della velocità dei monopattini elettrici o delle pedelec da 20/25 km/h a una velocità pedonale (7 km/h), nel prossimo futuro potrebbe essere possibile realizzare l’auspicato modello di centri urbani dinamici e multimodali.
In che misura questi approcci risolutivi potranno essere applicati anche a determinate tratte di piste ciclabili o alle cosiddette ciclovie di lunga distanza potrà essere stabilito solo in base ai risultati dei progetti pilota. DEKRA è assolutamente favorevole all’avvio di questi progetti. A questo riguardo si sta pensando a una riduzione automatica e temporanea della velocità delle s-pedelec opportunamente equipaggiate da 45 km/h a max. 25 km/h, vale a dire alla velocità di disattivazione dell’assistenza del motore elettrico sulle comuni pedelec – che comunque, come le biciclette, transitano su tutte le ciclopiste.