Insieme per una viabilità più sicura
“Road Safety Exchange” è il titolo di una nuova iniziativa dell’Unione europea finalizzata a migliorare la sicurezza stradale. Dodici paesi dell’UE collaboreranno fianco a fianco per imparare gli uni dagli altri e condividere le loro esperienze. Il motivo: sebbene le strade europee siano tra le più sicure al mondo e negli ultimi decenni si siano registrati importanti progressi in tema di sicurezza stradale, il numero di morti e feriti gravi sulle strade europee è ancora troppo elevato. Nel 2018 le vittime della strada sono state più di 25.000: un numero che segna un calo del 21% rispetto al 2010, ma solo dell’1% rispetto al 2017.
Non tutti gli Stati membri dell’Unione europea vantano lo stesso livello di preparazione in tema di sicurezza stradale. L’iniziativa, della durata di tre anni, è finalizzata principalmente a consentire lo scambio di esperienze tra esperti di viabilità e traffico provenienti da Bulgaria, Francia, Grecia, Irlanda, Lituania, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia e Spagna. Il progetto è gestito dal Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti (ECTS), che collabora da anni con esperti in tema di traffico di tutta l’Unione europea.
Antonio Avenoso, direttore esecutivo dell’ECTS, ha spiegato i contenuti dell’iniziativa: “Come funziona la sicurezza stradale? Gli esperti si consulteranno fra loro e trasferiranno in seguito i modelli di successo nei rispettivi paesi. Siamo lieti che molti Stati membri vogliano partecipare e attendiamo con impazienza di vedere i risultati”. Limiti di velocità, infrastrutture sicure, un’applicazione più efficace delle regole del traffico, la raccolta di dati e la sicurezza di pedoni e ciclisti nelle città sono solo alcuni dei settori in cui gli esperti del traffico dei dodici paesi partecipanti vogliono acquisire conoscenze.
Violeta Bulc, commissaria europea per i trasporti, ne è convinta: “Per realizzare la ‘Vision Zero’, ossia azzerare il numero dei morti e feriti gravi sulle nostre strade entro il 2050, dobbiamo collaborare a stretto contatto, creare delle partnership e condividere le esperienze in materia”. L’iniziativa gode di un grande sostegno politico e mette in contatto gli specialisti per uno scambio di esperienze a lungo termine.