Salvare vite con la sicurezza tecnica

04 apr 2016 Tecnologia dei veicoli
Secondo quanto afferma la Commissione UE, entro il 2050 non dovrebbero quasi più esserci vittime sulle strade europee. Per raggiungere questo obiettivo, accanto ai sistemi di assistenza alla guida come l’ESP, l’attenzione si focalizza sempre di più sui livelli successivi della guida automatizzata. In questo contesto, si pone subito anche la questione della possibilità di mettere alla prova questi sistemi. La tecnologia dei veicoli propone nelle “Connected Cars” - con la possibilità di comunicazione tra veicoli (Vehicle to Vehicle) e tra veicoli e sistemi centralizzati (Vehicle to Infrastructure) - un alto potenziale per far sì che il numero di incidenti si riduca, ma anche la richiesta più efficace di aiuto dopo un incidente (eCall).
Le scoperte nell’ambito della ricerca sugli incidenti confermano sempre più che la principale causa di crash con danni a persone e/o cose è l’errore umano. Le statistiche dimostrano che in oltre il 90% dei casi l’uomo è responsabile. L’esperienza mostra che gli errori si verificano soprattutto nel processo di percezione, nell’acquisizione delle informazioni e nell’accesso alle informazioni. Questo avviene in Germania, ma in ugual misura nella maggior parte dei Paesi dell’UE.
Osservando più da vicino le cifre tedesche, si può desumere che nel 2014 dei circa 362.000 errori comportamentali appurati dei guidatori, quasi 250.000 ricadevano sugli automobilisti. Si tratta del 70%. Le principali cause d’incidente erano imputabili a svolta, inversione, retromarcia, immissione in carreggiata e partenza con il 18,6%, al mancato rispetto della precedenza con il 17,6%. L’alcol ha occupato una percentuale del 3%. È bello apprendere che dal 1991 la frequenza di questa causa d’incidente è diminuita di circa il 74%. Del 64% è scesa, nello stesso periodo, come causa d’incidente la “velocità inadeguata”.
Al contrario, si sono ridotti gli automobilisti che hanno commesso errori nella svolta solo dell’8,3% ed errori nella stima della distanza di sicurezza sono addirittura aumentati del 2,5%. Come riporta l’Ente federale di statistica, alcune cause d’incidente legate alla persona, valutate su un campione di 1.000 persone, sono strettamente correlate all’età e al sesso: la velocità inadeguata ed errori nella distanza di sicurezza sono imputabili, con frequenza oltre la media, ai giovani automobilisti, mentre gli errori di svolta o di inosservanza della precedenza aumentano sensibilmente con l’avanzare dell’età.

RICONOSCERE I PERICOLI IN ANTICIPO

Per compensare fino a un certo grado le lacune e gli errori comportamentali dell’uomo, l’industria automobilistica punta da anni sempre più su sistemi di assistenza alla guida che siano in grado di riconoscere situazioni critiche di guida e traffico, di segnalare pericoli e, in caso di necessità, di intervenire anche attivamente sulla guida. Al centro dell’attenzione vi sono soprattutto il sistema di gestione della dinamica di marcia, il dispositivo di assistenza alla frenata di emergenza, la regolazione della distanza, il sistema antisbandamento e i sistemi per il rilevamento di sovraffaticamento o sonnolenza del guidatore. Il loro elevato potenziale per ridurre il numero di incidenti è stato dimostrato in numerose indagini e studi: quasi un incidente su due potrebbe essere evitato o ne potrebbe essere limitata la gravità, se si preferissero i sistemi di assistenza alla guida innovativi alla dotazione standard.
In merito all’obiettivo “Vision Zero” - vale a dire niente più morti o feriti gravi per incidenti stradali - gli ausili elettronici sono secondo gli esperti irrinunciabili elementi della sicurezza integrale e dovrebbero raggiungere una più alta affermazione sul mercato. La politica condivide questo punto di vista. Come riportato nel “Programma d’azione per la sicurezza stradale 2011-2020” del Ministero federale dei trasporti citato nella presente relazione, si dovrà spingere soprattutto sul perfezionamento e l’interazione di sistemi di assistenza esistenti e validi per una guida automatizzata e collegata. In una parola chiave: mobilità 4.0. Altri effetti positivi si aspettano, non per ultimo, dal fatto che la tecnologia dei sensori, migliorata con lo sviluppo delle funzioni di guida automatizzata, trova applicazione anche nei tradizionali sistemi di assistenza alla guida. In questo modo sarebbe possibile migliorare la sicurezza anche sui veicoli con il livello di automazione 0 (solo guidatore) e 1 (assistita).

Applicazioni rilevanti per la sicurezza dei sistemi di assistenza al guidatore e a lla guida

  • Il riconoscimento della distrazione o stanchezza del guidatore con l’aiuto dei sistemi di riconoscimento del grado di attenzione evita eventuali incidenti. Inoltre può essere riconosciuta ed evitata la guida sotto l’effetto dell’alcol (per esempio sensori nel sediolino o sulla leva del cambio possono rilevare l’alcol nel sudore del guidatore).
  • Avviso al guidatore quando abbandona involontariamente la corsia grazie a speciali sistemi (per esempio con la localizzazione GPS e le carte geografiche).
  • Informazione sulla pressione dei pneumatici; questo avviso può essere determinante per evitare incidenti. I dati sulla pressione dei pneumatici sono rilevati da sensori nelle ruote e trasmessi al veicolo tramite una tecnologia di comunicazione su brevi distanze come per esempio il Bluetooth.
  • Limitazione delle chiamate telefoniche, messaggi di testo, Instant Messaging, accesso ad internet ed altre potenziali distrazioni a cura di sistemi di gestione del carico. Il sistema può per esempio deviare le chiamate in arrivo alla mailbox quando il guidatore accelera oppure rifiutare l’uso di altri servizi quando il veicolo è in movimento.
  • L’informazione automatica del servizio di emergenza in caso di incidente. Questo avviene tramite un meccanismo di eCall standardizzato oppure con i sistemi commerciali che supportano i produttori di auto.
  • Informazione al guidatore sulla distanza da oggetti attorno al veicolo grazie a sistemi di sensori che consentono il rilevamento di ostacoli e la misurazione della distanza dagli oggetti nelle vicinanze.
  • Riduzione dei rischi di un probabile incidente con sistemi anticollisione (definiti anche sistemi Pre-Crash, sistemi di avviso anticollisione o sistemi di smorzamento delle collisioni). Per evitare la collisione sono utilizzate telecamere radar, lidar, laser ed ottiche. A velocità basse del veicolo (per esempio a meno di 50 km/h) le collisioni possono essere evitate frenando.
  • Rispetto della distanza di sicurezza dal veicolo che precede grazie alla regolazione automatica della velocità che adegua la velocità per mantenere una distanza di sicurezza tra i veicoli sulla stessa corsia di marcia. Al riguardo vengono utilizzati sensori radar e un regolatore longitudinale.
  • Avviso al conducente per oggetti poco visibili durante la retromarcia con appositi sensori.